‘Stati popolari’ a Roma. Soumahoro invita il premier Conte ad uscire dal palazzo e ascoltare la società reale.
ROMA – Stati popolari a Roma. Il giorno dopo la manifestazione del Centrodestra, in piazza sono scese diverse persone che hanno risposto all’appello di Aboubakar Soumahoro.
Una protesta per chiedere alla maggioranza un cambio di passo come confermato anche dallo stesso attivista: “Conte – ha detto il sindacalista nel suo appello citato da La Repubblica – esci dal Palazzo e vieni in piazza ad ascoltare i problemi della società reale per dare risposte concrete“.
Stati Popolari a Roma
Gli Stati Popolari sono stati organizzati dopo l’incontro tra Soumahoro e il premier Conte. “La nostra piazza – ha ricordato il sindacalista – non è di contrapposizione e di protesta, ma della condivisione e della proposta. Sui decreti sicurezza è ancora tutto fermo. Mentre la sanatoria dei braccianti si sta rivelando un vero e proprio fallimento. Nelle campagne non mancano le braccia, ma i diritti dei braccianti“.
Una manifestazione anche per favorire l’integrazione che deve coincidere con una politica molto più green: “Non si può parlare di giustizia climatica se non declinata in una prospettiva di giustizia sociale“.
Partito Democratico in piazza
In piazza è sceso anche il Partito Democratico con la presidente Valentina Cuppi e Gianni Cuperlo. “Esiste un mondo di lavoratori – hanno dichiarato i due citati da La Repubblica – a cui vogliamo dare voce e diritti. Con questo Governo sono stati fatti passi in avanti e altri vogliamo compierne, per questo oggi partecipiamo alla manifestazione a Roma in difesa di tutti quei braccianti e lavoratori precari, senza tutele e diritti. Siamo qui per rispondere, all’invito di Aboubakar Soumahoro, e dei tanti che non hanno strumenti per vedere riconosciuti i propri diritti“.